CAVA BASKET, AL VIA L’ANNO ZERO IL PRESIDENTE MADDALO: “Non dobbiamo avere paura di investire nei giovani”
14/10/2024 19:07
CAVA BASKET, AL VIA ZERO IL PRESIDENTE MADDALO: "Non dobbiamo avere paura di investire nei giovani"
A Cava de’ Tirreni, il basket affonda le sue radici nella tradizione cittadina sin dalla fine degli anni '30, quando i primi campi da gioco furono quelli del Circolo Sociale e del Giardino degli Sport. Successivamente, le partite si disputarono al Centro Universitario Cavese (C.U.C.) e al campo della Don Bosco (C.S.I.). La prima storica promozione di una squadra cavese in Serie D avvenne nella stagione sportiva 1971-1972, grazie alla squadra del C.U.C. sotto la guida esperta di Gino Avella. A quest'ultimo, insieme al figlio Mauro, prematuramente scomparso, è stata intitolata la palestra di Pregiato, dove oggi gioca la squadra di Serie D del Cava Basket.
La storia del Cava Basket, anche se relativamente giovane, è stata già coronata da molte promozioni e successi; la società ha infatti raggiunto la serie C Silver più di una volta e ha conquistato 2 titoli di Serie D campana, oltre ad aver sfiorato con un dito la Serie C Gold, perdendo la finale playoff nel 2018/19.
La realtà Cava Basket, però, non vuole fermarsi e quest’anno si appresta a vivere una stagione unica nella storia della società, in quanto per la prima volta il roster della prima squadra sarà quasi interamente formato da giocatori delle giovanili. Il presidente Emilio Maddalo nell’intervista ha parlato dei motivi della scelta rischiosa e dei benefici che essa può portare, oltre ai progetti futuri per tutte le under e gli obiettivi da raggiungere.
“Se vogliamo che questo progetto funzioni non dobbiamo avere paura di investire nei giovani; quindi, così come loro si mettono alla prova in un campionato più difficile per le loro caratteristiche o esperienze, allo stesso tempo anche la società non deve avere paura di mettere in campo dei ragazzi, anche sapendo che ci saranno delle partite dove soffriremo tanto, potremo perdere ma sappiamo che tutto questo farà parte di una crescita che nei prossimi anni ci potrà giovare sicuramente.”
La prima squadra ha esordito in Serie D, in casa, alla prima giornata di campionato nella sfida contro il Gruppo Sportivo Meomartini, perdendo 46-64, una sconfitta che però può solo far migliorare il gruppo.
“Per me è stato bellissimo vedere in campo tanti giovani, tanti ragazzi volenterosi di dimostrare che meritavano l’occasione che gli era stata data dalla società. Siamo sicuri che questi ragazzi proprio con la loro forza di volontà e tenacia saranno capaci di accorciare i tempi dell’esperienza che stanno maturando. Abbiamo giocato contro una squadra molto più esperta di noi e abbiamo tenuto il campo alla grande per 3 quarti.”
Un progetto che quindi vuole avere un futuro sostenibile e dare la possibilità a tanti ragazzi di dire la loro nel mondo del basket.
“L’idea del Cava Basket di quest’anno è quella di creare un progetto futuribile; l’obiettivo a lungo termine della società è quello di creare una struttura, in termini di servizi, che riesca ad essere il più soddisfacente possibile, in modo tale che un ragazzo quando viene a Cava per giocare a basket sappia che nella nostra società può trovare tutto: assistenza tecnica, con dei coach validi e preparati; assistenza medica, sotto l’aspetto della cura durante le preparazioni o di un eventuale infortunio e non a caso noi, quest’anno, siamo una delle poche società ad avere il preparatore atletico fin dall’Under 15. Cerchiamo, infatti, di curare tutti gli aspetti, migliorandoci di anno in anno e aggiungendo sempre quel qualcosa in più.”
Una rivoluzione che però non nasce negli ultimi mesi ma già attuata nelle stagioni precedenti, quando si è iniziato a far esordire alcuni ragazzi delle categorie under in Serie D.
“Quest’anno abbiamo voluto strutturare dei roster più piccoli, a differenza dell’anno scorso. Questo sicuramente metterà in condizione i coach di poter lavorare con meno giocatori e quindi di poter dare più attenzioni ad ogni singolo atleta, così da poter fare il giusto lavoro con ognuno per permettere a tutti di migliorare. Più avanti, come fatto per l’Under 17, che abbiamo scisso in Silver e Gold, speriamo di poter fare questo con tutte le categorie under.”
Una stagione quindi che parte con grande curiosità nel vedere all’opera il nuovo roster, completamente riassemblato e ringiovanito, con la premessa che bisognerà analizzare questo campionato come un anno zero da cui iniziare un nuovo ciclo.
“Con la prima squadra ci siamo prefissati come obiettivo quello di arrivare ai playoff, non sarà facile ma siamo sicuri che i ragazzi faranno del loro meglio. Ovviamente, il secondo obiettivo è mantenere la Serie D, mentre, per quanto riguarda le altre categorie, quest’anno abbiamo deciso di partecipare a tutti campionati Gold (l’Under 17 avrà anche una squadra Silver), con la speranza di arrivare almeno con una delle formazioni Under alle Final Four, come è stato fatto negli ultimi anni”.
Un progetto che quindi vuole trasformare Cava in una realtà centrale nella pallacanestro, all’interno della provincia di Salerno, puntando sempre al meglio. Per farlo, però, ci sarebbe bisogno di un palazzetto all’altezza, una costruzione che in realtà la città possiede ma che, nata quasi mezzo secolo fa, non è mai stata completata.
“Il desiderio e l’obiettivo di avere una casa nostra, perché è così che giudico la palestra, è sicuramente sempre nell’ottica primaria del Cava Basket. Inoltre, per poter offrire un servizio completo ed efficiente ai nostri ragazzi, abbiamo la necessità di non avere vincoli di orario o essere subordinati alla scuola o ad altre associazioni. Per cui, l’idea di avere un nostro posto è uno degli obiettivi che il Cava Basket si prefigge sperando di poterlo realizzare da qua a 5 anni. Un altro dei miei sogni da Presidente è però anche quello di creare 2 squadre: una femminile ed una in carrozzina, quest’ultima mai realizzata a Cava. Ovviamente però per fare questo abbiamo bisogno di una struttura nostra dove poter gestire tutte queste formazioni.”
Insomma, un’annata che si prospetta speciale in tutti i sensi e che sicuramente sarà un punto di inizio importante per il futuro della società cavese che gioverà anche a tutta la città.
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